Sconosciuto – San Stanislao

Sconosciuto – San Stanislao

Sconosciuto

  • Tecnica: Olio su Tela
  • Dimensione: 95x71
  • Anno: XVII-XVIII secolo

  • Codice prodotto: Fmur005

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DESCRIZIONE

L’opera presenta gli attributi iconografici tipici di San Stanislao Kostka, individuabili, in particolare, nella fisionomia emaciata, il taglio di capelli molto corto, la veste da gesuita e la presenza del giglio, simbolo di purezza. Nacque nell’ottobre 1550 a Rostkow, è stato novizio della Compagnia di Gesù, ed è tra i più conosciuti e venerati santi polacchi. Stanislao studia a Vienna, ospite in un collegio della Compagnia. Con lui ci sono il precettore e il fratello maggiore Paolo. La convivenza si rende subito difficile per le inclinazioni alla mondanità del fratello, che contrastano con lo stile sobrio di Stanislao che si sente “nato per le cose più grandi”. In questo periodo studia alacremente e vive intensamente lo spirito del Vangelo. Un giorno Stanislao si ammala gravemente e durante la sua infermità avvengono prodigi straordinari, segni evidenti del lavoro che la grazia sta facendo in lui. Ormai Stanislao è sicuro della sua scelta, ma sa che il padre non l’approverebbe mai, così scappa e raggiunge Dillingen. In seguito Stanislao viene inviato in pellegrinaggio a Roma dove può iniziare il suo noviziato e pronunciare i voti di povertà, castità e obbedienza. Muore a Roma nel 1568.

Il dipinto presenta diverse caratteristiche tipiche della pittura tra XVII e XVIII secolo. Innanzitutto un accentuato naturalismo. Il santo viene rappresentato con accuratezza anatomica e fisionomica e viene data rilevanza ai suoi volumi. Vi è un certo grado di idealizzazione del soggetto, ravvisabile nella posa magniloquente che pone in evidenza la santità del soggetto. Sono tutte caratteristiche che derivano dal grande naturalismo rinascimentale tuttavia è molto evidente che ci troviamo di fronte ad una sensibilità diversa, quantomeno seicentesca. Già dal punto di vista della composizione che risulta fortemente dinamica: la figura è impegnata in una torsione che la rende molto più incombete sullo spettatore in conformità dello spirito del Barocco. Inoltre, a livello pittorico, il dipinto è stato eseguito con una stesura veloce, dove poca rilevanza viene data al disegno e contano maggiormente i valori tonali del colore. Ne derivano elevati effetti di pittoricismo ed atmosferismo che sono in linea con l’estetica seicentesca. Tuttavia la grande luminosità dello sfondo, impostato su delle sfumature di colori tenui, sposterebbero l’esecuzione di questo dipinto più verso il XVIII secolo.

Dall’analisi del dipinto emergono in particolare due fattori. Da una parte la ricerca di un totale naturalismo del soggetto, in linea con una concezione classicista della pittura con qualche influenza barocca. Dall’altra, nell’espressione del santo, un certo pietismo intimistico e la ricerca di un patetismo religioso. L’unione di questi due fattori ci fanno pensare ad una collocazione, per l’autore del dipinto, tra XVII e XVIII secolo.


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