Scuola Francese – Paul Guette – Madonna con bambino
Guette Paul

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 150x118
- Anno: XIX Secolo
- Codice prodotto: RMAR008
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DESCRIZIONE
L’opera è una copia perfetta del dipinto di Raffaello Sanzio “Madonna con il Bambino e San Giovannino” conosciuto anche come “La bella giardiniera”, conservato al Louvre di Parigi e dipinto nel 1507. La definizione “Bella giardiniera” venne coniata nel XIX secolo in relazione all’ambientazione della scena, la quale si svolge, appunto, in un giardino idealizzato. Il soggetto è molto ricorrente nella produzione di Raffaello, pensiamo ad una variante famosa come “La Madonna del Cardellino” conservata agli Uffizi di Firenze. Il tema iconografico parte da quello fondamentale per l’arte sacra occidentale, ovvero la Madonna col Bambino in cui viene aggiunta la variante del piccolo San Giovanni Battista. Esso è riconoscibile poiché porta già i suoi attributi iconografici tradizionali, ovvero la veste di pelle di animale ed il bastone con la croce. La presenza del San Giovanni Battista è un allusione al sacrificio redentore di Cristo, già profetizzato in tenera età. Risulta chiaro che ci troviamo di fronte ad una scena del tutto idealizzata, in linea con le poetiche rinascimentali. Così come idealizzata è l’ambientazione in un paesaggio naturale perfetto, tipico della produzione raffaellesca e di tutto il Rinascimento maturo.
L’artista Paul Guette, autore di questa copia perfetta, anche dal punto di vista formale rispetta tutte le caratteristiche raffaellesche del dipinto. Innanzitutto lo schema compositivo che mostra lo stretto legame che la produzione del giovane Raffaello aveva con Leonardo Da Vinci ed è un diretto riflesso dell’aspirazione ad un ideale classico di armonia e unità dell’opera d’arte tipico del Rinascimento cinquecentesco. Le tre figure sono perfettamente conchiuse in una piramide ideale. Inoltre, all’interno di questo schema, la loro posizione ed i loro gesti sono calibrati da precisi rapporti di corrispondenze e bilanciamenti. Le figure, che mostrano una monumentalità tipicamente cinquecentesca, si muovono con grande naturalezza, perfettamente fuse nello spazio che le accoglie. Ed è proprio qui che si misura la straordinaria abilità dell’artista autore della copia. Infatti egli è capace di riprodurre alla perfezione quello sfumato, ancora leonardesco, che fa sì che i tre personaggi vengano integrati perfettamente nel paesaggio, il quale a sua volta presenta una coerente unità atmosferica. Ed ancora il paesaggio, splendidamente naturalistico, non è ingabbiato dalla rigidità di schemi geometrici ma si apre ad una vasta prospettiva aerea. Così lo spazio viene misurato dalla luce, che vuol dire, da un punto di vista tecnico, effettuare dei sottilissimi passaggi tonali per realizzare il digradare degli oggetti nella lontananza in un’atmosfera coerente e unitaria.
Dall’analisi stilistica dell’opera abbiamo potuto constatare come la mano di chi ha realizzato questa copia d’autore sia quella di un eccellentissimo pittore. Poiché è indispensabile possedere una tecnica straordinaria per riuscire a riprodurre alla perfezione lo sfumato raffaellesco, la prospettiva aerea e la grazia delle fisionomie e delle espressioni tipiche del pittore urbinate. Paul Guette, esponente della scuola pittorica francese del XIX secolo, composta da quegli artisti che nell’Ottocento riempivano le sale del Louvre per imitare i capolavori dei grandi maestri, mostra di avere queste peculiarità e l’opera da lui realizzata risulta uno straordinario manufatto, prodotto da un incredibile sforzo tecnico e filologico.