Luciano Todesco – Carretto
Luciano Todesco

Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 80x60
- Certificato: No
- Codice prodotto: isar002
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DESCRIZIONE
Nella storia dell’arte spesso si può fare una netta distinzione tra correnti stilistiche figurative o astratte. Quando, però, l’obiettivo di un’artista è quello di rappresentare un oggetto che abbia riscontro con la realtà fenomenica ma, allo stesso tempo, sia carico di significati reconditi e simbolici, questo confine può diventare labile. Il Simbolismo o l’Espressionismo sono correnti stilistiche emblematiche nell’aver interpretato la realtà in senso concettuale con una resa iconica delle immagini e un’interpretazione simbolica nell’uso del colore. Nella produzione pittorica di Luciano Todesco astratto e figurativo si mescolano quasi senza sorta di continuità. I soggetti preferiti da questo pittore sono quelli più tradizionali, il paesaggio o, come in questo caso, una scena presa dalla realtà quotidiana, ma tutto viene trasfigurato in un linguaggio estremamente sperimentale sempre teso alla ricerca di una forte espressività.
Lo stile del pittore Luciano Todesco è fondato su un elevatissimo processo di sintesi che lo porta ad astrarre la realtà fenomenica fino a giungere ad esiti che possono essere ascritti alle poetiche dell’informale. Lo possiamo vedere in gran parte delle sue opere in cui l’artista lascia sempre una traccia allo spettatore per mantenere un riferimento con il soggetto (che di solito sono vedute di città, agglomerati di edifici), ma l’esecuzione si risolve completamente in una modalità potentemente espressionista ed astratta. In questo caso l’artista compone una scena in un ambiente chiuso, dove si muovono delle figure colte nella quotidianità del lavoro. Protagonista assoluto, rimane il gesto pittorico, che, insieme alla materia coloristica densa, diviene il mezzo espressivo principale dell’artista. Così la tenue traccia di realtà sensibile (che ancora potrebbe essere individuata nelle figure umane quasi inafferrabili o in quelle spesse mura di cemento che sfruttano proprio la densità della materia pittorica) si identifica compiutamente con il gesto dell’artista, esplicato in larghe pennellate strutturali. Tutto è trasfigurato nella potenza espressiva di una materia pittorica pura, grazie all’abilità del pittore nel saperla modulare e renderla cromaticamente dinamica.
Luciano Todesco è stato un pittore veneziano nato nel 1934 e scomparso nel 1984. La sua carriera inizia alla fine degli anni ’50 partecipando ad importanti rassegne come le Collettive della Bevilacqua la Masa di Venezia (1964-65- 66), le edizioni del premio Suzzara, la Triveneta delle Arti, la “Mostra di Palazzo Esposizioni” a Roma, la “Biennale Pettenon”, la “Mostra Nazionale Grafica di Arezzo”, la “Mostra Internazionale di Sassari”, la World Fair di New York, le manifestazioni di Grafica internazionale in Jugoslavia. Rappresentato in esclusiva dalla Galleria d’Arte San Giorgio, figura all’Arte Fiera di Bologna nel 1975 e alla Fiera del Levante di Bari nel 1976. Fra le diverse partecipazioni al di fuori del territorio nazionale ricordiamo la presenza all’Interart Galleries di New York (1964-65) e a Lugano (Artisti Italiani Contemporanei) nel 1971.