Tomaso Pizio – Donna

Tomaso Pizio – Donna

Pizio Tomaso

  • Tecnica: Scultura in terracotta
  • Dimensione: 90x30

  • Certificato: si
  • Codice prodotto: PMUS001

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DESCRIZIONE

Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione della figura femminile è un’espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti, oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, la figura femminile è stata protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel cubismo, nell’espressionismo e nel surrealismo.

Questa scultura risulta molto interessante per apprezzare lo studio dell’artista Tomaso Pizio nei confronti della figura umana. Per Pizio la base resta sempre la realtà di una raffigurazione concreta e tangibile, immediatamente rapportabile con il soggetto. Ma l’artista, allo stesso tempo, sente il bisogno di andare oltre il semplice dato fenomenico e integrarlo con la propria soggettività. Per questo la figura subisce delle deformazioni antinaturalistiche che però hanno un ruolo fondamentale in chiave espressiva. Pizio tende a gonfiare i volumi ed esaltare il plasticismo. Tutto ciò a scapito dei dati fisionomici e realistici, i quali non interessano all’artista. In questo modo, infatti, egli elabora una figura sintetica, dalla potenza espressiva arcaica e suggestiva.

Tomaso Pizio nasce a Schilpario il 17 settembre 1932. Nel 1973 ottiene il premio “Burchert” a Kempen, nello stesso anno partecipa vittoriosamente alla Seconda Biennale d’Arte “Grandi Maestri Contemporanei” a Milano e alla Terza Biennale Europea a Montecarlo; nel 1992 a Fidenza ottiene la nomina a membro Honoris Causa ; nel 2000 viene premiato dalla Camera di Commercio di Bergamo e gli viene conferita la medaglia d’oro al valore artistico; nel luglio 2003 viene consegnato alla Famiglia il Primo Premio Internazionale della Città dei Castelli a Caltanissetta, presso la Sala mostre di Palazzo del Carmine Associazione Culturale Arte & Società; nel 2006 gli viene riconosciuto il Premio Ulisse alla memoria presso la Sala del Consiglio Provinciale di Bergamo. Da notare le opere in musei e collezioni pubbliche: Washington: Ambasciata Italiana – The national Italia, American Foundation – Amnesty International Usa; Pompei: pinacoteca L. Ametrano; Bergamo: Accademia Carrara; Monaco: CFM Credit Agricol Indosuez; Russia; Sry Lanka; Brasile; Perù; Australia; Canada; Francia; Spagna; Svizzera; Hong Kong; Macao; Portogallo; Jugoslavia; Venezuela; Museo di San Marino.


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