Umberto Bianchini – Volto di donna

DESCRIZIONE

L’opera presenta una marcata vocazione espressionista, ovvero che tende a porre l’accento sull’espressione delle emozioni. L’arte espressionista vuole gridare al mondo i propri stati d’animo e ostentarli con passione. Sul piano formale ciò si traduce in una resa sommaria delle figure, attraverso un tratto molto nervoso e movimentato, nonché nell’uso di una gamma cromatica violenta. Tali caratteristiche si trovano nelle avanguardie storiche dell’espressionismo: il Fauvismo e il movimento Die Brucke in Germania.

Lo stile di Umberto Bianchini è costituito da un espressionismo molto ricercato in cui il pittore è ancora legato ai dati sensibili della realtà che ha di fronte, ma tutto viene trasfigurata tramite la sua pennellata. Una pennellata morbida e vaporosa, che avvolge completamente le figure e le smaterializza, rivestendole di un aura trascendentale. I soggetti di Bianchini, dunque, assumono un aspetto sulfureo e vaporoso connotato da una gamma cromatica che predilige tonalità bianche, grigie e azzurrine. Un tonalismo chiarista volto ad accentuare la trasfigurazione dei soggetti nella memoria e nel ricordo.

Umberto Bianchini è stato un artista fiorentino, nato nel 1934 e scomparso nel 2010. Inizialmente grafico pubblicitario, ha cominciato, in seguito, ad interessarsi di pittura frequentando gli studi di Enzo Pregno e Guido Borgianni. Ha partecipato a moltissime mostre durante la sua carriera, due sue opere sono state acquistate dalla Presidenza dei Consiglio dei Ministri e dal Ministero per il Turismo e lo Spettacolo. Un suo dipinto è esposto al Museo Nazionale di Cracovia (Polonia). Il suo interesse principale risiede nei soggetti femminile che tratta con una pennellata morbida acquisita tramite il suo interesse per i postimpressionisti e Boldini.

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