Umberto Pettinicchio -Senza titolo
Pettinicchio Umberto
L’opera dai fronte a noi si appoggia al linguaggio della corrente dell’arte informale. Questa si sviluppa come reazione al devasto portato dalla Seconda Guerra Mondiale. Il profondo segno che lascia nella civiltà occidentale porta a difficoltà comunicative che si esprimono tramite un’applicazione di colore densa che va al di là del figurativo del comunicabile. L’informale, […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 200x150
- Codice prodotto: LTRI001
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DESCRIZIONE
L’opera dai fronte a noi si appoggia al linguaggio della corrente dell’arte informale. Questa si sviluppa come reazione al devasto portato dalla Seconda Guerra Mondiale. Il profondo segno che lascia nella civiltà occidentale porta a difficoltà comunicative che si esprimono tramite un’applicazione di colore densa che va al di là del figurativo del comunicabile. L’informale, per quanto riguarda il peso dato alla gestualità istintiva si avvicina al espressionismo astratto, cercando un’insieme principalmente gestuale e materico che si appoggia al subconscio. Nell’opera qui presenta questo stile si avvicina a un ritorno al figurativo, vediamo un ammasso di figure umane che si affiancano e sovrappongono.
Umberto Pettinicchio si occupa principalmente della ricerca della figura umana. La sua arte si sviluppa da uno stile espressionista, procedendo poi verso una continua astrazione che passa per giungere all’informale. Della figura rimane solo una parvenza intuibile vagamente, mentre, dal punto di vista formale, tutto viene stravolto nella gestualità pittorica dell’artista. Il gesto di Pettinicchio annulla i piani dimensionali e raggiunge una bidimensionali con figure contorniate da linee spesse e animate. Quella condotta da Pettinicchio sembra una sorta di operazione brutalista sulla falsariga di un Dubuffet, ma mentre il francese dava molto più rilievo alla materia il nostro artista risolve invece tutto tramite la stesura pittorica.
Umberto Pettinicchio nasce a Torremaggiore, in provincia di Foggia, nel 1943. Studia presso l’Accademia di Belle Arti di Brera dove si diploma in pittura e scultura. Inizia nel 1967 ad esporre le sue prime opere, arrivando a partecipare a mostre personali in Italia, Svizzera, Germania, Spagna e Florida. Nel 1975 tiene una personale a Milano, che viene introdotta da Raffaele de Grada, uno dei critici più affermati del Novecento. L’anno successivo, grazie al mecenatismo di Luigi Fissati, può trasferirsi in uno studio tutto suo, il che segna la sua affermazione definitiva. Ancora oggi opere sue si trovano in importanti musei in tutta Europa. L’ultima delle sue mostre si svolge nel 2011 quando espone a Losanna a fianco al fotografo Steve McCurry.