Valentino Vago – Nudo in piedi
Vago Valentino

- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 60x120
- Certificato: si
- Tiratura: RPOR002
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DESCRIZIONE
Da sempre la figura umana è stata al centro della ricerca artistica. Fin dall’età classica la resa naturalistica dell’anatomia umana è stata uno degli obiettivi principali di pittori e scultori di tutti tempi. La rappresentazione del nudo è la massima espressione di questa aspirazione, trasversale a tutte le epoche e a tutte le correnti stilistiche. Infatti oltre alle interpretazioni naturalistiche, proprie del Rinascimento e dei vari classicismi, che mirano ad una rappresentazione veritiera e dettagliata del corpo umano, il nudo è stato protagonista anche all’interno delle nuove concezioni estetiche portate dalle avanguardie storiche, come nel Cubismo, nell’Espressionismo e nel Surrealismo.
L’opera è attribuita a Valentino Vago. Nel presente dipinto, tuttavia, il suo linguaggio assume delle connotazioni un po’ differenti dal solito, cosa che rende questa opera molto interessante. Al posto del consueto minimalismo, informale, che investe i soggetti, in questo nudo femminile Vago realizza una notevole sintesi delle forme. Il corpo viene ridotto all’essenziale, privato dei suoi dati contingenti, e il pittore cerca di distillare il vero significato esistenziale di questo corpo. Il plasticismo, tuttavia, è esaltato dalla materia pittorica, creando una forte connessione con la realtà, concreta e sensibile. Il resto è tutto una vibrazione pittorica dal notevole valore espressivo. Tutto questo è possibile grazie alla raffinata tecnica di Valentino Vago nella modulazione del colore, nella sua capacita di creare un impasto dinamico, fatto di sfumature mutevoli e cangianti.
L’opera è stata attribuita a Valentino Vago di cui attesterebbe una prima fase figurativa ed espressionista. Nato a Barlassina (Milano) nel 1931, vive e lavora a Milano. Appena terminati gli studi all’Accademia di Belle Arti di Brera, espone alla VI Quadriennale d’Arte di Roma. Nel 1960 tiene la sua prima personale al Salone Annunciata di Milano, presentato da Guido Ballo. Si ricordano, tra le altre, le partecipazioni a rassegne realizzate dalla Biennale di San Paolo, al Kunstmuseum di Colonia, alla Hayward Gallery di Londra, al Grand Palais di Parigi e, ancora, nei musei di Francoforte, Berlino, Hannover, Vienna. Negli ultimi quindici anni si è dedicato, con continuità, anche alla pittura murale, affrescando ambienti pubblici e privati sia in Italia che all’estero.