Vanni – Senza titolo
Vanni

Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 34x50
- Codice prodotto: EBEL002
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DESCRIZIONE
Il genere della “Natura Morta” vede la luce agli inizi del XVII secolo. Consiste nella rappresentazione di composizioni di soggetti inanimati, nella maggior parte dei casi fiori o frutta. Se all’inizio della sua storia era un’occasione per i pittori per cimentarsi in una riproduzione naturalistica o fotografica della realtà, con l’arte contemporanea la “Natura Morta” diventa anche un modo di interpretare la realtà. Infatti, come accadrà per esempio nell’avanguardia cubista o in Giorgio Morandi, la ricerca profonda sugli oggetti verrà finalizzata ad una rappresentazione concettuale, portata oltre il semplice dato sensibile.
Nella composizione di questa natura morta possiamo ritrovare il principio fondamentale che sta alla base della poetica dell’artista Vanni, ovvero la volontà di arrivare all’essenza più pura della cose. In questa opera Vanni punta verso la sintesi e l’astrazione. La forma degli oggetti viene indicata solo da un’elegante linea sinuosa ed ondulata, mentre la loro sostanza viene risolta da un impasto pittorico, dinamico e cangiante, di colori acidi ed espressionisti. La gestualità dell’artista è molto concitata anche nel dare vita a degli oggetti quasi evanescenti, come delle apparizione nello spazio decontestualizzato e scuro dell’opera.
Come possiamo constatare dall’analisi di questa opera l’artista Vanni ha una visione astratta della realtà sensibile, per cui anche una semplice natura morta viene trasfigurata nella sua gestualità pittorica e nelle qualità espressive del colore.