Virgilio Guidi – Volto di donna
Guidi Virgilio

Il ritratto è una delle più diffuse espressioni artistiche nell’ambito soprattutto della pittura, ma anche della scultura, in tutte le epoche. Il ritratto è, in primo luogo, una descrizione del soggetto rappresentato, un tentativo di riportare in modo veritiero e naturale la sua fisionomia e le sue caratteristiche individuali. Con l’evolversi progressivo della ricerca artistica […]
- Tecnica: Acquerello
- Dimensione: 35x25
- Codice prodotto: ASCA002
Visualizzazioni 600
DESCRIZIONE
Il ritratto è una delle più diffuse espressioni artistiche nell’ambito soprattutto della pittura, ma anche della scultura, in tutte le epoche. Il ritratto è, in primo luogo, una descrizione del soggetto rappresentato, un tentativo di riportare in modo veritiero e naturale la sua fisionomia e le sue caratteristiche individuali. Con l’evolversi progressivo della ricerca artistica alla descrizione fisionomica del soggetto si è affiancata anche quella psicologica. Pertanto il ritratto, nei secoli, è diventato anche un mezzo d’indagine introspettiva sul soggetto, sul suo carattere e il suo stato d’animo. Sono intervenuti, a favore di questo tipo d’indagine, i processi di astrazione portati dall’arte contemporanea.
Il soggetto è peculiare della produzione di Virgilio Guidi che, insieme alle vedute della laguna di Venezia, ha effettuato una ricerca approfondita anche sul volto femminile. Rimane caratteristica del pittore la maniera di trattare il soggetto. Guidi opera, anche nel ritratto, un notevole processo di sintesi che porta quasi a dissolvere gli oggetti nella luce predominante, che in questo caso è costituita dal bianco del foglio. Il volto viene delineato con pochi segni grafici che lasciano una traccia leggerissima e sintetica. La composizione è poi completata utilizzando pochi colori. L’equilibrio compositivo è totale, raggiunto anche nell’alternanza dei pieni e dei vuoti
Virgilio Guidi è nato a Roma nel 1891 e la sua formazione pittorica si svolse nella capitale sotto la guida di Sartorio, all’Accademia di Belle Arti, e poi di Spadini. In seguito sviluppò le proprie riflessioni su Giotto e Piero della Francesca. Guidi deve però la sua fortuna alla città di Venezia, le cui vedute lagunari ha saputo immortalare nelle tele che gli hanno procurato il soprannome di “poeta della luce”. Nei suoi dipinti, infatti, il senso della luce è così forte che gli oggetti si dissolvono arrivando a composizioni ai limiti dell’astrazione. Virgilio Guidi è scomparso a Venezia nel 1984.