Vittorio Cusatelli – Il Chierichetto
Cusatelli Vittorio

L’opera può essere definita una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche […]
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 30x40
- Certificato: Sì
- Codice prodotto: ppec001
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DESCRIZIONE
L’opera può essere definita una scena di genere, ovvero la rappresentazione di un episodio di vita quotidiana che, apparentemente, non ha alcun elemento significativo. Questo tipo di soggetti domestici furono a lungo considerati come minori e cominciarono a diffondersi, nell’arte occidentale, solo a partire dal XVII secolo. Solo con lo sviluppo delle correnti realistiche ottocentesche i soggetti della vita di tutti i giorni furono considerati della stessa importanza di quelli storici o religiosi. Il tema dei pretini o dei chierichetti, rappresentati in curiose scene di genere e divertenti situazioni di vita quotidiana è piuttosto frequente nei pittori tra il XIX ed il XX secolo (ricordiamo i famosi cicli di Nino Caffè o di Mosè Bianchi).
In questo sincero ed istantaneo ritratto di chierichetto possiamo apprezzare, un Vittorio Cusatelli più spontaneo ed istintivo, rispetto alle sue composizioni equilibrate. Il tratto con cui viene rappresentata questa piccola scena è rapido e le forme prendono vita con pochi tocchi veloci. C’è, in poche parole, un prevalente carattere impressionistico che indica sì la volontà di realizzare un’opera nel pieno rispetto di un’estetica verista, ma carica di un’espressività legata alla gestualità del pittore. Il colore è predominante, sia nella descrizione dello spazio decontestualizzato, tramite variazioni tonali, che nella registrazione di tutte le vibrazioni luminose sul soggetto, con la densa stesura strutturale costituita dalle larghe pennellate.
Vittorio Cusatelli è nato a Milano nel 1912 ed è scomparso a Roma nel 1999. La sua formazione avviene sia presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia, allievo di Virgilio Guidi e di Bruno Saetti, sia presso l’Accademia di Belle Arti di Roma, studente con Umberto Coromaldi e Carlo Siviero, e dove è vincitore della borsa di studio statale per la pittura nel 1933. Nel 1948 partecipa alla Rassegna Nazionale di Arti Figurative, la V Quadriennale, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma, con il dipinto “Le fornaci” ed è presente anche alla VII edizione della Quadriennale, tenutasi al Palazzo delle Esposizioni di Roma nel 1956.