Marco Zambrelli – Senza titolo
Zambrelli Marco
- Tecnica: Grafica
- Dimensione: 43x34
- Codice prodotto: DRIO001
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
La produzione artistica di Marco Zambrelli ci rivela una personalità affermata con un linguaggio chiaro e preciso. Siamo, infatti, al cospetto di un pittore che fonda tutta la sua estetica sull’armonia e l’equilibrio, sia dal punto di vista formale che da quello del colore. Zambrelli insegue la realtà e la vuole bloccare in un attimo eterno di perfezione sospeso nel tempo. Per questo motivo le sue composizioni sono sempre calibrate, impostate in maniera razionale. Lo spazio è costruito spesso su una rigorosa prospettiva. All’interno di questa scatola spaziale gli oggetti compaiono nelle loro volumetrie solide e compatte. Interviene, a questo scopo, una solida struttura disegnativa. Su questa stabile impalcatura interviene il colore che solitamente si stende in maniera compatta, proprio con l’intento di fermare il soggetto in un istante eterno. Un atteggiamento molto oggettivante, dunque, che non cede a pittoricismi troppo eccessivi e che lascia, invece, che le cromie si palesino nette nelle loro tonalità brillanti. La luce allora può propagarsi chiara e tersa, disponendo dei suggestivi tagli di ombre.
Marco Zambrelli è nato a Busto Arsizio (VA) nel 1947. Dopo il Liceo Artistico frequenta per alcuni anni la facoltà di Architettura al Politecnico di Milano e l’Accademia di Brera con Gianfilippo Usellini, completerà gli studi più tardi con Luciano Caramel e Alik Cavaliere. La ricerca continua sul colore dell’artista Zambrelli, applicata nell’incisione, lo occupa totalmente e il suo rigore ostinato, quasi maniacale, pari solo alla passione per la poesia della natura, lo porta a “fondare le categorie di una nuova tecnica particolare”. L’artista è principalmente un paesaggista, con una capacità straordinaria di rendere l’atmosfera dei contesti naturali rappresentati. Lo storico dell’arte Paolo Bellini ha enfatizzato la tecnica pionieristica di Zambrelli nel catalogo in cui presenta il pittore, in occasione di alcune mostre degli anni Novanta: al Torchio di Porta Romana di Milano, alla Galleria Ghiggini di Varese e nelle Edizioni della Galleria Spirale di Milano.