Antonio De Vity – Senza titolo

Antonio De Vity – Senza titolo

De Vity Antonio

Il soggetto del paesaggio urbano è già presente in epoca Medievale e Moderna, ma prevalentemente in maniera idealizzata. Le scene di vita cittadina diventano temi tipici con un’interpretazione più verosimile solo a partire dal XIX secolo. Questo tipo di soggetto, e nello specifico proprio la città di Parigi, riflette in modo coerente le inclinazioni del […]

  • Tecnica: Olio su tela
  • Dimensione: 30X40
  • Anno: 1971

  • Stato di conservazione: BUONO
  • Tiratura: OPERA UNICA
  • Codice prodotto: DISTDO001

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DESCRIZIONE

Il soggetto del paesaggio urbano è già presente in epoca Medievale e Moderna, ma prevalentemente in maniera idealizzata. Le scene di vita cittadina diventano temi tipici con un’interpretazione più verosimile solo a partire dal XIX secolo. Questo tipo di soggetto, e nello specifico proprio la città di Parigi, riflette in modo coerente le inclinazioni del pittore Antonio De Vity, la cui carriera artistica ha un legame molto stretto con l’Impressionismo. Il paesaggio urbano e le scene di vita cittadina, infatti, sono dei temi tipici di quella corrente pittorica, che nacque e si sviluppò proprio nella capitale francese. Ricordiamo come subito dopo le correnti realiste dell’Ottocento gli impressionisti diedero molta rilevanza al quotidiano, alla vita di tutti i giorni, con un certa predilezione, però, per gli aspetti di modernità rappresentati dal paesaggio urbano: la frenesia della città, la folla, il traffico e le ambientazioni tipicamente borghesi. L’artista Antonio De Vity, nella sua carriera si è ricollegato a questa estetica, anche nel tipo di registro stilistico adottato.

Il quadro è un esempio tipico della produzione di Antonio De Vity ed è stato realizzato con una notevole tecnica impressionista. L’artista, infatti, usa una pennellata veloce, a tratteggio, per delineare velocemente le forme e i volumi. Questo gli permette di catturare, in ogni singola pennellata, gli effetti della luce e dell’atmosfera sugli oggetti e di poter riportare sulla tela una scena di vita cittadina con delle precise condizioni meteorologiche e ambientali con grande immediatezza. Tutta la gamma coloristica, dalla strada fino al cielo, è infatti intonata a rispettare quelle precise condizioni atmosferiche che si vogliono rappresentare. Come negli impressionisti, poi, la griglia prospettica non è eliminata, ma la profondità spaziale viene determinata esclusivamente tramite le gradazioni del colore. Addentrandoci, poi, in un’analisi più specificatamente formale, possiamo apprezzare la rielaborazione in chiave contemporanea della tradizione impressionista: l’avanzare della folla, in una schiera ordinata, introduce una piccola venatura metafisica, tipica delle vedute urbane di De Vity. Questa suggestione viene corroborata dal tocco dell’artista, il quale realizza i soggetti come visioni tremolanti, riverberate dai riflessi del manto stradale bagnato.

Antonio De Vity è lo pseudonimo di Umberto Marone, nato a Napoli nel 1901 e scomparso nel 1993. Ha iniziato a studiare pittura nella sua città, ma fondamentale per la sua formazione sarà il soggiorno a Parigi, dove ha frequentato la Ecole des Beaux Arts. Tornato in Italia fonda una sua scuola che diventerà un importante punto di riferimento per gli artisti del meridione.


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