Ciccio Capasso – Senza titolo

DESCRIZIONE

L’opera è una composizione di genere astratto. Astrarre deriva dal termine latino “Abstrahere” che vuol dire estrarre, tirare fuori. Il procedimento di astrazione, infatti, consiste nell’eliminare gli aspetti particolari e individuali di un oggetto per ricavarne un concetto universale. Da Kandiskij a Mondrian, da Pollock a Mirò molti pittori hanno spinto al massimo il processo di astrazione nelle loro opere creando, paradossalmente, forme pure e colori puri che non esistono in natura o traducendo in immagini le loro emozioni e la loro istintualità.

In questo carboncino possiamo apprezzare tutto l’interesse rivolto dall’artista Ciccio Capasso alle avanguardie. Ci viene presentata, infatti, una composizione astratta di pregevole fattura, costruita su una purezza geometrica di linee e di forme. Più che al Cubismo questa opera sembra guardare alle avanguardie russe. Infatti i fasci di linee che partono dai punti focali della composizione hanno molto a che vedere col Raggismo ed anche la struttura complessiva ricorda il Costruttivismo.

Ciccio Capasso è stato un pittore e scultore, vissuto a Scisciano (1922-1993). Si formò all’Accademia di Belle Arti di Napoli e, conclusi gli studi, entrò a far parte del Gruppo Sud. Tale formazione, che vedeva anche la presenza di Barisani e Venditti, propugnava un linguaggio artistico che guardasse alle avanguardie del Cubismo e dell’Astrattismo. In seguito Capasso abbandonò il gruppo, preferendo ritornare al figurativo e condurre una vita più appartata. Ciò non gli impedì di esporre le sue opere in numerose mostre anche all’estero. Famosa è una sua collezione di quadri a Monaco di Baviera.

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