Cleto Capponi – La ballerina

Cleto Capponi – La ballerina

Capponi Cleto

  • Tecnica: Scultura in bronzo
  • Dimensione: 43x18 (base 16x16)

  • Codice prodotto: CMEN009

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DESCRIZIONE

Cleto Capponi ci delizia con una scultura bronzea dal gusto sinuoso e avvolgente. L’estetica alla quale si rifà l’artista è quella futurista. Si può riconoscere questa familiarità stilistica attraverso il dinamismo della figura e la ricerca del rapporto tra movimento del soggetto e lo spazio che occupa. Proprio questi temi sono stati cari al grande maestro futurista Umberto Boccioni, colui che proclamava l’abolizione della linea finita in scultura per dedicarsi ad una figura che potesse legarsi alla dimensione che la circonda. Il Futurismo, movimento avanguardista, nasce nel 1909 da Filippo Tommaso Marinetti, con il primo dei “manifesti” pubblicato sulla rivista francese Le Figaro sempre nello stesso anno. I principi su cui si basa questo movimento sono: l’abolizione di ogni forma espressiva tradizionale, costruire una cultura che si basa sulle macchine e un dinamismo e una velocità che dovrebbero pervadere la vita moderna. Tutto questo viene accolto da numerosi artisti che attraverso la pittura vogliono catturare il progresso e il movimento.

La donna che troviamo aggrovigliata da questo drappo vorticoso racchiude la poetica scultorea di Cleto Capponi. Si nota un movimento che converge verso l’alto, componendo una meravigliosa distribuzione della materia scultorea. La donna dall’espressione appena abbozzata sembra essere presa dal momento. Il titolo dell’opera ci suggerisce che si tratta di una ballerina nel momento in cui sta danzando, questo drappo per l’appunto, abilmente raffigurato, avvolge in pieno la figura, forse la rappresentazione dinamica di una giravolta. Le proporzioni, ben calibrate comunicano una presa di coscienza dello spazio in cui essa si muove, regalando allo spettatore un momento di piacere visivo.

Cleto Capponi nasce ad Ascoli Piceno nel 1912. Nel 1922, all’età di 10 anni, ebbe l’occasione di visitare la “Prima esposizione futurista nell’ambito dell’Esposizione provinciale d’arte” curata da Ivo Pannaggi, presso il Palazzo del Convitto Nazionale di Macerata. Cleto Capponi rimase affascinato dall’estetica futurista, si contano opere di Balla, Boccioni, Depero, Sironi e dello stesso Pannaggi, con la presenza di Filippo Tommaso Marinetti. La notorietà del giovane artista arriva nel 1934 quando, su una pubblicazione del Messaggero, Cleto Capponi creò un ritratto caricaturale del pugile Primo Carnera. Da questo momento importanti furono le commissioni per il “Messaggero” e il “Popolo d’Italia”.  Inoltre, gli si riconoscono importanti incarichi pubblici, tra le quali troviamo il “Monumento al Pescatore” nel 1978 presso San Benedetto del Tronto e nel 1985 a Grottammare propone il Monumento alla Vela. Nella sua vita fu anche insegnate d’arte presso la Scuola Media Statale di Grottammare “G Leopardi”. Muore nel 2000.


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