Enrico Castellani – Estroflessione

Enrico Castellani – Estroflessione

Castellani Enrico

L’opera è un tipo di assemblaggio che si pone lo scopo di indagare il campo della percezione umana in relazione, appunto, al manufatto artistico. Tutta l’opera di Enrico Castellani tiene in considerazione varie istanze già sollevate per esempio dallo Spazialismo di Lucio Fontana, come il superamento definitivo dei supporti tradizionali per intraprendere un’esperienza percettiva che […]

  • Tecnica: grafica
  • Dimensione: 33x33
  • Anno: 1995

  • Stato di conservazione: Ottimo
  • Tiratura: P.A.
  • Codice prodotto: SHOU004

Visualizzazioni 1851

DESCRIZIONE

L’opera è un tipo di assemblaggio che si pone lo scopo di indagare il campo della percezione umana in relazione, appunto, al manufatto artistico. Tutta l’opera di Enrico Castellani tiene in considerazione varie istanze già sollevate per esempio dallo Spazialismo di Lucio Fontana, come il superamento definitivo dei supporti tradizionali per intraprendere un’esperienza percettiva che coinvolga direttamente lo spazio del fruitore.

Per Enrico Castelllani, così come per Agostino Bonalumi l’invasione dello spazio reale, da parte dell’opera d’arte, viene effettuato tramite l’estroflessione della tela. L’artista, dunque, crea una superficie in rilievo, che introduce con risolutezza un nuovo tipo di esperienza percettiva nella fruizione del quadro, quella tattile. L’esperienza tattile si unisce, tuttavia, a quella visiva. Perchè le estroflessioni seguono sempre un ritmo rigoroso e, guidate da uno spirito razionalistico, riescono a raggiungere altissimi vertici di estetica minimale, grazie anche alla scelta della monocromia bianca.

Enrico Castellani è nato a Castelmassa nel 1930 ed è scomparso a Celleno nel 2017. La sua formazione è avvenuta in Belgio alla École Nationale Superieure. Nel 1957 si stabilisce a Milano dove inizia a collaborare con Piero Manzoni. Dopo le prime esperienze nel campo dell’Informale proprio con Manzoni fonda la rivista Azimuth che propone un azzeramento nel campo dell’arte. Tale azzeramento per Castellani e per Bonalumi significherà l’estroflessione delle tele. Tra le mostre più importanti ricordiamo la partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1964, nel 1966 nel 1984 e nel 2003. Nel 1965 partecipa alla collettiva “The Responsive Eye” al MoMA di New York e alla VIII Biennale di San Paolo in Brasile. Nel 1970 prende parte alla collettiva “Vitalità del negativo nell’arte italiana”, a cura di Achille Bonito Oliva, al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Nel 1981 partecipa a “Identité Italien. L’art en Italie depuis 1959”, a cura di Germano Celant, al Centre Pompidou di Parigi.


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