Furio Cavallini – Senza titolo
Cavallini Furio
- Tecnica: Olio su tela
- Dimensione: 70x50
- Certificato: si
- Codice prodotto: AMAF002
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DESCRIZIONE
Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata, nei secoli, un’aspirazione per l’artista. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento, poi sulla resa atmosferica, nel Cinquecento, fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.
Sia nei ritratti che nei paesaggi, si può vedere come Furio Cavallini tratti il soggetto con una tecnica post-impressionistica che tende decisamente all’espressionismo. Sono le pennellate, larghe e materiche, con una forte valenza strutturale, a costruire gli oggetti. Ogni pennellata si dispone su un piano diverso andando a costituire la volumetria del soggetto. Tutto è connotato da un elevato pittoricismo che quasi disfa le forme e lo spazio, connotando l’opera di una grande espressività. Tipica di Furio Cavallini è la tavolozza tendente a tonalità brune.
Furio Cavallini, Piombino 1929 – Cecina 2012. Nel 1952 tiene la sua prima mostra personale al Palazzo di Parte Guelfa a Firenze. Nel 1957 alla VIII Mostra Nazionale Premio del Fiorino di Firenze, gli viene assegnato il Premio Editori e Stampatori. Nel 1979 la Ripartizione Cultura del Comune di Milano gli organizza una mostra personale dal titolo Immagini del Quotidiano. Nel 1984 mostra antologica di disegni alla Fondazione Corrente di Milano.
