Giacomo Susco – L’infinito
Susco Giacomo
- Tecnica: Intarsio
- Dimensione: 71,5 x 66 x 4 cm
- Anno: 2014
- Certificato: si
- Codice prodotto: GSUS002
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DESCRIZIONE
Vediamo qui raffigurata una scena astratta con varie figure geometriche. Il tutto viene reso in forma dinamica con il cerchio di varie chrome che gli danno una aspetto di vortice in movimento dal quale nascono il cerchio e i quadrati che come delle stelle comete sembrano derivare proprio dal centro del cerchio e si muovono da lì verso lo spettatore e poi verso l’infinito creando dietro di sé una scia che riconduce al punti d’origine.
Lo stile si fa ricondurre al momento del futurismo, il quale qui viene modernizzato e reso con la tecnica dell’intarsio. L’intarsio ligneo sin dal rinascimento diventa un’arte decorativa utilizzata per le tipologie di soggetti più vari, da cofanetti nuziali a porte a intere sale, basta pensare agli Studioli di Urbino e Gubbio commissionati da Federico da Montefeltro nel Quattrocento. È una tecnica che richiede grande maestria nel sapiente ritaglio del legno in modo tale che ogni singolo tassello successivamente si incastri perfettamente nel quadro dell’insieme. Qui l’artista riesce a creare una sintesi tra questa tecnica antica e l’arte contemporanea, giocando con le forme geometriche in movimento e l’alternanza tra spazio pieno e spazio negativo. Per interpretare il tutto in chiave ancora più moderna decide di colorare il legno usato accrescendo cosi l’aspetto pittorico di questa scultura.
Giacomo Susco nasce nel 1984 ad Andria, in Puglia. Sin da giovane età viene confrontato con la falegnameria, in quanto sia padre che nonno eseguono questa professione. Spinto da questa sua passione per l’arte del legno procede a iscriversi nell’Istituto d’Arte di Corato dove approfondisce le tecniche dell’intarsio e dell’intaglio e si diploma come Maestro d’Arte. Dopo l’esperienza formativa l’artista procede a rielaborare queste tecniche con una chiave di lettura del tutto moderna e al passo con i tempi. Nel corso della sua carriera ha avuto l’opportunità di partecipare a varie mostre nazionali e internazionali, con critici quali Vittorio Sgarbi, Veronica Ferretti e Salvo Nugnes.
