Leonilde Carabba – Frammento di un tramonto di sogno

Leonilde Carabba – Frammento di un tramonto di sogno

Carabba Leonilde

Gran parte del lavoro dell’artista LeoNilde Carabba si ricollega alle correnti informali ed espressioniste astratte che a partire dagli anni Cinquanta hanno imperversato nell’arte contemporanea occidentale. La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni […]

  • Tecnica: mista su cartongesso
  • Dimensione: 56x48
  • Anno: 1995

  • Certificato: non presente
  • Codice prodotto: CRAV008

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DESCRIZIONE

Gran parte del lavoro dell’artista LeoNilde Carabba si ricollega alle correnti informali ed espressioniste astratte che a partire dagli anni Cinquanta hanno imperversato nell’arte contemporanea occidentale. La devastazione portata dalla Seconda Guerra Mondiale lasciò un segno profondo nella civiltà occidentale che nelle arti visive si risolse anche in un’impossibilità di comunicare. Tale problematica per alcuni artisti sfociò in un rifiuto totale di qualsiasi linguaggio visivo che si tradusse nella nascita dell’Informale. Le varie correnti informali sono certo collegate all’Espressionismo Astratto americano, soprattutto per quanto riguarda la componente gestuale, ma si spingono oltre per ciò che concerne il rifiuto di qualsiasi elemento figurativo. La loro ricerca si spinge piuttosto verso la materia con cui compongono le loro opere. L’estetica informale di LeoNilde Carabba prende le mosse dalla via indicata dallo Spazialismo di Lucio Fontana per intraprendere un proprio percorso personale che la porterà a elaborare una poetica dove l’espressione di forze e di energie scaturenti dall’opera assume una decisa connotazione esoterica. Quelle rilevate da LeoNilde Carabba sono forze che regolano i destini dell’umanità, attraverso le quali indagare, nelle sue opere, tutti i valori dello stesso esistere.

La complessa estetica spazialista ed esoterica, elaborata dall’artista LeoNilde Carabba trova una precisa corrispondenza anche nella complessità del suo linguaggio stilistico. Quello proposto dall’artista è un informale che però si nutre di una varietà di elementi e tecniche messe in campo. Lo spazio creato da LeoNilde Carabba risulta estremamente vivo e dinamico, fatto di impasti cangianti, di colore e materia. Su questo spazio, che è allo stesso tempo biologico e cosmico, la pittrice rileva i movimenti di energie e forze elementali, che regolano i destini dello stesso esistere. E lo fa con una gestualità estremamente vibrante e l’uso di materie diverse anche preziose, che nel rilevare campi di forza ne evidenziano le energie emanate, trasferendole direttamente nella dimensione reale nello spettatore, in una poetica che si rifà alle correnti spazialiste. Ma la peculiarità del fare artistico di LeoNilde Carabba sta nell’interpretazione più specificatamente esoterica che tali energie assumono, indicata anche dall’ermetismo spiritualista che connota i titoli delle opere.

LeoNilde Carabba, nata a Monza nel 1938 ed attualmente residente a Milano, ama definirsi “una pittrice ed una viaggiatrice che ama esplorare territori e varcare confini”. Nel 1961 LeoNilde tiene le sue prime mostre personali. Gli anni seguenti la vedono coinvolta sempre più profondamente nel mondo dell’arte, dove ha il sostegno e l’influenza formativa di artisti come: Lucio Fontana, Hsiao Chin, Roberto Crippa, Enrico Baj, Turcato, Tancredi, Jean Fautrier, Piero Manzoni, Christo e Carla Accardi. Nel 1966 comincia gli esperimenti sulla rifrazione della luce giungendo ad ottenere, mediante l’uso di microsfere di vetro, una superficie ad intensità luminosa variabile secondo l’angolo di visuale del fruitore senza bisogno di mezzi meccanici. Se precedentemente (1964) Lucio Fontana aveva presentato una sua mostra, nel 1969 espone assieme a lui e Bruno Munari a “Il Segno e l’Oggetto” alla Galleria Cadario a Caravate. Nel 1975 è co-fondatrice della Libreria delle Donne di Milano. Nel 1976 fonda con Carla Accardi, Nedda Guidi, Eva Menzio, Suzane Santoro, Silvia Truppi ed altre la Cooperativa Beato Angelico. Attualmente lavora sia in Italia che in Germania.


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