Marco Cioffi – Il lato oscuro del cioccolato

Marco Cioffi – Il lato oscuro del cioccolato

Cioffi Marco

  • Tecnica: Acrilico su tela
  • Dimensione: 90x65
  • Anno: 2018

  • Certificato: Autenticità
  • Codice prodotto: MCIO003

Visualizzazioni 734

DESCRIZIONE

Il fare artistico di Marco Cioffi si ricollega alla scuola di Pollock e dell’Espressionismo Astratto americano. La visione del mondo viene filtrata tramite un profondo processo di interiorizzazione: l’artista fa sua la complessità dell’esistere e la riversa sulla tela. Di qui la pratica profondamente gestuale che sta alla base delle opere di Marco Cioffi. Le emozioni e la spiritualità dell’artista si trasformano in un gesto pittorico dal quale scaturiscono composizioni complesse, così come è complesso l’Io umano e il suo relazionarsi con il mondo.  Sul piano formale tutto ciò vuol dire una straordinaria varietà di interventi sul supporto pittorico, in un continuo sovrapporsi di pennellate energiche, addensamenti materici, interventi più calligrafici e dripping emozionali. Il risultato viene gestito da Cioffi in un articolato equilibrio compositivo che vede come protagonisti i colori.  Le opere di Cioffi sono un continuo gioco di armonie e dissonanze che stimolano incessantemente la psiche dello spettatore.

Il lato oscuro del cioccolato sono deforestazione, corruzione e lavoro minorile.
La perdita delle foreste tropicali riduce in modo drammatico le piogge e le piante di cacao, come altri alberi, ne soffrono. Infatti il cacao è una delle colture a rischio estinzione che potrebbero scomparire entro il 2050. La Costa d’Avorio, ad esempio, ha perso 328.000 ettari di foresta nel 2014, l’equivalente di quasi 47 campi da calcio.
I reportage hanno rivelato un sistema marcio: guardaparchi corrotti accettavano tangenti per far tagliare gli alberi ai piccoli coltivatori. Il cacao, poi, veniva acquistato da intermediari e venduto ai distributori internazionali come Barry Callebaut e Cargill che lo forniscono a Mars, Cadbury e Nestlé. Negli ultimi anni, però, c’è stato un drastico calo dei prezzi e una conseguente crisi economica dei paesi esportatori.
I piccoli coltivatori di cacao sono l’ultimo anello della catena di produzione. La raccolta dei frutti di cacao, detti cabossa, viene fatta da lavoratori sottopagati ed esposti a pesticidi, punture di insetti, morsi di serpente e ferite con il machete. Non conoscono il cioccolato perché troppo caro e destinato ai paesi esteri, soprattutto occidentali. .
Spesso la raccolta viene fatta da bambini. Oltre un milione di bambini lavora nelle piantagioni di cacao, secondo le ricerche di Unicef. Nel 2001 fu approvato il protocollo “slave free”, ma nel 2010 c’erano ancora bambini-lavoratori nelle piantagioni. Come testimonia anche il documentario “Il lato oscuro del cioccolato” sullo sfruttamento minorile nelle piantagioni di cacao.


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