Piero Cruciani Antinori – Paesaggio industriale

DESCRIZIONE

Il paesaggio è stato da sempre protagonista nella ricerca artistica, sia come ambientazione, come sfondo, ma anche come soggetto esso stesso. La descrizione naturalistica del paesaggio è stata una delle maggiori aspirazioni per gli artisti di ogni epoca. Ogni periodo storico ha dato la propria interpretazione del paesaggio contribuendo all’evoluzione della sua descrizione: dapprima con una ricerca sullo spazio, tramite la prospettiva brunelleschiana nel primo Rinascimento; poi sulla resa atmosferica nel Cinquecento; fino ad arrivare alla rappresentazione di ogni singola vibrazione della luce sugli oggetti nell’Impressionismo.

Piero Cruciani Antinori ha dedicato gran parte della sua produzione pittorica al paesaggio industriale, alla veduta urbana periferica. Quella ricercata dall’artista è una poetica esistenziale fatta di caseggiati anonimi, vecchie strutture semi abbandonate, e orizzonti scanditi da pali della luce, gru e ciminiere. Un esistenzialismo che non si basa solo sulla scelta dei soggetti, ma anche e soprattutto nella forma con la quale essi vengono realizzati. Lo stile pittorico di Piero Cruciani Antinori, infatti, è allo stesso tempo espressionista e metafisico. Espressionista perché tramite il colore effettua un’accentuata sintesi delle forme usando, oltretutto, colori che non rispecchiano completamente la realtà sensibile, ma hanno un alto valore simbolico. Metafisico perché le sue vedute, prese da lontano,tendono ad una ripetizione quasi meccanica degli elementi, in un’atmosfera senza spazio e senza tempo, dove tutto sembra immobile.

Piero Cruciani Antinori è nato a Roma nel 1932. Si è formato ed è venuto alla ribalta nell’ambiente artistico della capitale tra gli anni ’50 e ’60. Ha dedicato tutta la sua produzione artistica al tema sociale delle periferie sottolineandone il degrado, ma tirando fuori dalla sua arte pittorica una profonda poetica esistenzialista.

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